La favola, quale strumento potente di evoluzione..
Ci fu un tempo che non era nel passato e neanche nel futuro ma in una dimensione dove solo la magia poteva regnare.
In un’isola arrivò per le vacanze un gruppo di gnomi appaltatori; uno di loro si chiamava Panxel. Notò un elfo pescatore locale che tutte le mattine con la sua piccola barca a remi andava a buttare le reti al largo e dopo circa due ore tornava sempre con una cesta piena di pesce.

Lo osservò incuriosito il primo giorno, poi anche il secondo giorno ed al terzo giorno Panxel decise di volerlo conoscere. Chiese: “Elfo, come mai tutte le mattine esci in mare a pescare solo due ore invece che tutta la mattinata?” L’Elfo rispose: “E allora?”.
“Come e allora? Rimanendo fuori tutta la mattina avresti modo di prendere molti più pesci e li potresti vendere agli abitanti delle altre isole”. L’Elfo rispose ancora “E allora?”.
“Come sarebbe? Dopo qualche mese inizieresti ad avere tantissimi clienti ce ti porterebbero altri clienti e potresti così restare fuori in barca tutta la giornata per pescare ancora più pesci”.
L’Elfo replico di nuovo: “E allora?”
“Come? Dopo un anno avresti i soldi necessari per comprarti anche un motore per la barca, per riuscire a a pescare anche più lontano”.
Stessa risposta: “E allora?”
“Come? Dopo qualche anno potresti pagare delle persone del tuo villaggio per venire a darti una mano a pescare”
L’Elfo rispose sempre: “E allora?”
“Come? tra una decina d’anni potresti avere più di una barca ed aver messo da parte molti soldi.”
L’Elfo imperterrito: “E allora?”
“Come e allora? Una volta in pensione, con tutti quei soldi, riusciresti a goderti la vita”
L’Elfo rispose: “E io cosa sto facendo adesso?”
“La vita è troppo breve per realizzare i sogni degli altri” (Oscar Wilde)
da: “Favole da leader per leader da favola: qui ed ora educhiamo i leader di domani” di Mario Sparacia