E’ sempre un piacere parlare di persone che sono dei veri geni, ma anche simpatici ed umili!
Émile Coué (Troyes 1857-Nancy 1926) è stato uno psicologo e farmacista francese, diventato celebre per una tecnica, che tra poco vi racconteremo, ma prima conosciamolo un pò..

Émile nasce da una modesta famiglia (benchè di nobili origini), allievo brillante a scuola, inizialmente intendeva diventare un chimico analitico. Tuttavia, abbandona questi studi poiché suo padre, che era un ferroviere, era in una situazione finanziaria precaria. Émile decide quindi di diventare farmacista e si laurea in farmacologia nel 1876 e si dedica a quest’attività.
In quegli anni quindi la farmacia di Troyes è gestita da questo simpatico signore, dotato di un eccezionale buonumore, che quando consegna le medicine ai suoi clienti è solito parlare con entusiasmo dei miglioramenti che avrebbero riscontrato.
I farmaci preparati dal dottor Couè diventano famosi per i loro benefici e gli affari vanno molto bene. Dopo qualche tempo Émile, con il suo acuto spirito di osservazione, inizia a sospettare che l’efficacia delle sue medicine in qualche modo possa dipendere anche dalle parole che dice mentre le consegna. Così prova a somministrare ai suoi clienti delle semplici pillole di zucchero, descrivendole come medicine di sicuro effetto. Come sospettava, constata che i pazienti registrano ugualmente un certo margine di miglioramento. Émile aveva appena scoperto quello che noi oggi chiamiamo “effetto placebo”.
Émile riusci’ a riconoscere, nel pensiero umano, la forza di plasmare il corpo fisico, in perfetto accordo con il pensiero filosofico indiano, che ritiene l’attitudine della mente essere il grande segreto, il grande mistero ed il maggior fattore della vita umana.

Ma in realtà questo per lui non è stato che il calcio d’inizio di un percorso che lo vede studiare, viaggiare, approfondire e che lo porterà a Nancy, dove si trova una scuola di psicologia basata sull’ipnosi.
Questo centro all’epoca rappresentava un momento di grande svolta nella storia della psicologia: sarà lì che nascerà il termine “psicoterapia” e tra i suoi studenti c’è anche Sigmund Freud.
Nel 1885, alla scuola di Nancy, un incontro decisivo per la sua vita e la sua carriera: Liébeault (che per primo aveva messo chiaramente in rilievo il fenomeno della suggestione) e Bemheim (che diffonderà le idee del maestro).
Émile, seguendo le esperienze di Liébeault, si mette a studiare e a praticare la suggestione, ma il suo temperamento positivo e concreto non può certo accontentarsi di esperienze fatte senza metodo e ritiene necessario risalire alle vere cause psicologiche dei fenomeni, per poterli dirigere e dominare.
Intuisce che ciò che determina l’azione capricciosa dei medicinali, delle suggestioni e delle panacee, non può che essere l’immaginazione del paziente, intravede quindi che la stessa immaginazione, metodicamente diretta con graduali esperienze, potrebbe sviluppare le più singolari attività.