
“Il mio nuovo nome è Omraam Mikhaël Aïvanhov. “Om”: questo suono disgrega tutto ciò che è negativo, corrisponde al “Solve” della Scienza iniziatica; “Solve” rimanda le cose alla Sorgente trasformandole in Luce. Il suono “Raam”, con le sue vibrazioni, ha il potere di condensare, di coagulare le Cose divine e renderle palpabili: è il “Coagula”. Dunque in questo nome si trovano riuniti i due processi “Solve” e “Coagula”.
Bello vero? Mikhaël Aïvanhov è (dico “è” e non “era” perchè è tutt’oggi fortemente presente, anche se non fisicamente) un personaggio veramente affascinante, con la capacità di trasferire messaggi importanti con una semplicità disarmante.
Mi ha catturato da subito, per la sua capacità di guardare oltre, di espandere il suo pensiero, di raccogliere il meglio, di seminare con cura e di diffondere con gentilezza. Insomma, lo adoro…

Nato prematuramente nel gennaio del 1900, in un piccolo villaggio della Macedonia, viene battezzato il giorno stesso e consacrato a Dio dalla madre Dolia, che, fin dal concepimento, aveva sognato un bambino che avrebbe passato la vita a fare un lavoro spirituale. Mentre lo portava in grembo aveva desiderato per lui tutto quello che di più bello e di più perfetto aveva potuto immaginare e durante tutta l’infanzia del suo Mikhaël farà continuamente appello a quel che di più nobile vi era in lui.
Lui dirà in seguito che sua madre era stata il suo primo modello e che aveva lasciato in lui un’impronta indelebile. Anche la nonna Astra aveva una grande influenza su di lui, raccontava storie fantastiche, leggende mistiche e favole, descrivendo con passione battaglie epiche tra i maghi bianchi ed i maghi neri e spiegandogli come il Bene trionfa sempre sul Male. Queste due donne eccezionali lo sostennero con il loro Amore e la loro Saggezza, lo aiutarono a conoscere in sè stesso le proprie possibilità e gli insegnarono a canalizzare tutte le sue forze verso la Luce.1

I genitori hanno una grande responsabilità verso i figli, spesso lo si capisce quando ormai i figli sono adulti perchè nessuno lo insegna… e questo prescinde dalla cultura, molto spesso sono le famiglie più umili che hanno mantenuto una ricchezza d’animo che permette loro di trasferire ai figli dei valori inestimabili di saggezza e di bontà.
(Foto: Credits to Ioann-Mark Kuznietsov-Unsplash)
Mikhaël sin da bambino fa i lavori più disparati presso artigiani ed impara quindi diversi mestieri, a 12 anni riceve in regalo un Vangelo che comincia a leggere con passione. Questo sarà il calcio di inizio, inizia a frequentare le biblioteche e a studiare i grandi temi iniziatici dell’Egitto, dell’India, della Grecia, del Tibet. A 13 anni scopre Buddha e questo diventa il suo secondo modello, dopo Gesù. Leggendo Ramacharaka è invogliato a intraprendere le tecniche di meditazione e a praticare l’Hata-Yoga, che gli consente uno sviluppo spirituale rapidissimo. Si interessa di chiromanzia, ama la musica, la matematica, ha desiderio di conoscere e soprattutto sente l’esigenza di un Maestro Spirituale.
Tutti dovremmo essere così, curiosi, insaziabili di sapere e sperimentare, rifiutare i dogmi di una singola religione, che quasi sempre ci viene imposta, e seguire, almeno per questo aspetto, quella che è la filosofia teosofica.
A 15 anni vive un’esperienza interiore di illuminazione e racconterà in seguito:
“Tutto cantava: le stelle, le piante, le pietre, gli alberi, tutto cantava in un’armonia così grandiosa, così sublime che il mio essere si dilatava a tal punto che ho avuto paura di morire. Auguro a tutti voi di sentire, anche solo per qualche secondo, ciò che io stesso ho sentito, perchè possiate avere una misura , un’idea di ciò che è la vera musica…
…. la paura mi ha fatto ritornare, non la paura dimorire, ma di non poter tornare più a lavorare sulla terra. Se avete un compito sulla terra dovete adempierlo. Io non potevo rinunciarci…”

A 17 anni inizia a sentir parlare di Peter Deunov, maestro, chiaroveggente, musicista con un forte seguito, che diventerà qualche anno dopo il suo Maestro Spirituale, tanto desiderato.
L’incontro con Deunov rappresenta una svolta importante, il Maestro lo sollecita a proseguire gli studi, a laurearsi ed a continuare ad istruirsi nonostante la laurea conseguita.
Nel 1937, prevedendo (nel vero senso della parola) gli sconvolgimenti che ci sarebbero stati con la guerra, Deunov incarica Mikhaël di portare il suo insegnamento in Francia e lì inizia la sua missione.
“La cosa che colpiva di primo acchito, era l’intensità della luce che scaturiva da lui,
luce impregnata di una dolcezza e di un amore puro, impersonale,
che si riversava come un fiume divino sugli esseri e sulle cose”.
(Stella, la Sorella che lo accoglie in Francia su invito di Deunov)
I suoi seguaci si moltiplicano, Mikhaël consiglia a tutti di assistere al sorgere del Sole, per attingere la forza della sua Luce, come facevano gli iniziati dell’antichità.
Alla morte di Deunov, nel 1944, inizia un periodo difficile. Si sa, nel mondo ci sono anche persone buie, cattive, Mikhaël subisce anche un arresto e sconta due anni di galera a seguito delle accuse di alcune donne che dichiarano falsamente una violenza. Verrà completamente scagionato e riceverà le scuse del governo francese…
di quella esperienza dirà:
“La calunnia è qualcosa che sentiamo come un veleno mortale. Ma la Scienza iniziatica era lì per mostrarmi che quella era la cosa migliore che potesse capitarmi, perché mi ha obbligato a percorrere un cammino sconosciuto, a trovare in me delle armi e delle risorse insospettate, delle energie che altrimenti non avrei mai trovato”.
e ancora:
“…quando in tutte le direzioni incontrerete difficoltà e ostacoli, una sola direzione è completamente libera: verso l’alto. Quindi, quando incontrerete le peggiori condizioni esterne e ostacoli davanti, indietro e in basso, non esitate, andate verso l’alto, elevatevi a livello spirituali, in questa direzione nessuno può ostacolare i nostri sforzi…”

Nel 1959 parte da solo per l’India, incontra tante persone ma soprattutto incontra Babaji, il misterioso personaggio che sembra avere il ruolo di aiutare i profeti ed i maestri nella loro missione. E’ proprio lui che, riconoscendolo immediatamente come Maestro, gli da il nome Omraam, Om+Raam, la vibrazione che ha il potere di condensare le cose divine.

Al suo rientro a Parigi, nel 1960, i discepoli fanno fatica a riconoscere il Fratello Mikhaël, partito solo un anno prima: tutto in lui è cambiato, e assomiglia ora a Peter Deunov; così, spontaneamente, cominciano a chiamarlo non più “Fratello” bensì “Maestro”
A sinistra la foto del 1959 alla partenza per l’India, a destra la foto del 1960, al suo rientro. Sembra incredibile vero?
A proposito di questo lui è solito dire:
“Un vero Maestro non vi dirà mai che è un Maestro, mai! Lascerà che siate voi a sentirlo e a comprenderlo; non ha fretta di venire riconosciuto.”
“Un vero Maestro è qualcuno che conosce la verità, che comprende perfettamente le Leggi e i Principi dell’esistenza, e li rispetta. Possiede anche la volontà e la capacità di dominare il proprio mondo interiore e di utilizzare quella padronanza di sé con l’unico scopo di manifestare tutte le qualità e le virtù dell’amore disinteressato”.
Ecco, questo è un punto importante. Io sento spesso dire: “io sono uno sciamano…“, “io sono un guaritore…“, “io sono una guida spirituale…“, “io sono….” Noooooo, Noooooo, questi non sono nulla, solo dei palloni gonfiati!
Ha detto bene di lui Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto, filosofo, scrittore e poeta (1901-1981), nell’introduzione del primo libro (Amore, Saggezza, Verità) di Fratello Mikhaël, nel 1948:
“…Fratello Mikhaël è una porta aperta. Attraverso lui passa ciò che proviene dal Maestro, coloro che lo ascoltano vanno al Maestro attraverso lui. Io non ammiro chi si impone, ammiro chi si sa rendere trasparente affinché la verità lo attraversi.”
…Chi si sa rendere trasparente affinchè la verità lo attraversi…. è una frase meravigliosa che calza a pennello per il Maestro Mikhaël.
e meravigliosa è anche la replica del Maestro:
“L’Amore è la soluzione di tutti i problemi. L’Amore è la chiave che apre tutte le porte dell’anima umana. L’Amore è la Forza di tutte le forze creatrici nella Natura. L’Amore è una scienza che non è ancora stata studiata come si deve. Colui che sa e può amare è onnipotente”.

Lascia il suo corpo fisico, in piena e completa consapevolezza, il giorno di Natale del 1986. Per sua espressa volontà la notizia viene comunicata solo tre giorni dopo: aveva lasciato detto che in quei tre giorni aveva un’opera da compiere nel piano sottile, e per questo il suo corpo fisico doveva rimanere in isolamento.
Resta la sua Fratellanza Bianca Universale (bianca come la luce che è la sintesi di tutti i colori, bianca come la purezza…), fondata nel 1900 da Peter Deunov in Bulgaria (dove non avrebbe avuto vita lunga con il regime comunista) e portata in Francia, per essere salvata e diffusa, da Mikhaël.
“E quando dico Fratellanza Universale,
intendo tutti coloro che lavorano per la Luce,
a qualsiasi religione o movimento spirituale appartengano”
(Omraam Mikhael Aivanhov)
La Luce, quella Luce che lo ha accompagnato per tutta la vita su questa Terra e che ha saputo diffondere generosamente e abbondantemente.
- da OMA, il cammino della Luce di Louise Marie Frenette ↩︎