
“La qualità capace di appagare l’animo attraverso i sensi, divenendo oggetto di meritata e degna contemplazione” cita il dizionario
“la bellezza è una specie di armonia visibile che penetra soavemente nei cuori [..]”
recita la Treccani
Mi viene in mente Socrate, che peraltro pare che di bello esteticamente non avesse proprio nulla!

L’obiettivo essenziale della proposta etica di Socrate era di occuparsi dell’anima perché diventi il più possibile buona. Buona, in questo contesto, non significa solo tenera, gentile, solidale; prima ancora significa pulita, onesta, trasparente, vera.
In altre parole bella, secondo l’ideale greco della circolarità di kalòs e di agathòs, di bello e di buono, di bellezza e di bontà, concetti tra loro così legati da essere praticamente sinonimi e formare un unico termine, kalokagathìa, portando Socrate ad affermare che “il bello ed il bene sono la medesima cosa1” .
Continua la Treccani:
“…La connessione tra l’idea di bello e quella di bene, suggerita dalla radice etimologica (il latino bellus “bello” è diminutivo di una forma antica di bonus “buono”), rinvia alla concezione della bellezza come ordine, armonia e proporzione delle parti, che trovò piena espressione nella filosofia greca…”
La bellezza è qualcosa di incredibile, perché veramente trascende le forme.
Con gli stessi materiali si possono costruire cose orrende o cose sublimi. Non occorre certo la ricchezza dei materiali per costruire la bellezza !
Bastano pochi tratti su un foglio di carta, è sufficiente un piccolo gesto e ciò che era muto e chiuso ad un tratto si apre in un sorriso e diventa bello. E’ trascendente la bellezza, anche perché non la si può mai afferrare. Si direbbe che da sé non sussista, ha bisogno di un appiglio esteriore per manifestarsi.
La si può comprendere anche come espressione religiosa, non si può immaginare una divinità brutta, la bruttezza è prerogativa del male. Il bello non può che essere buono e giusto.

Mentre sto scrivendo è primavera ma è appena passato un temporale, in giardino i fiori sbocciati sono luminosi di goccioline che sembrano tanti diamanti, le rose paiono principesse incoronate ed in attesa del gran ballo, la borragine sta dominando la sua area e sembra dire al piccolo cespuglio di issopo: “hai visto come sono cresciuta io? Forza datti da fare!”, le calendule strappano un complimento sincero per i bellissimi colori che sono riuscite a creare, il cardo orgoglioso ci mostra i suoi fiori meravigliosi, le piantine di pomodoro fremono dalla voglia di una dimora stabile, perchè il vasetto comincia a diventare stretto…
Non esistono fiori brutti! Vistosi e brillanti, oppure poco appariscenti, ricchi o poveri di colore, tutti hanno e manifestano una dignità semplice e gentile che attira l’attenzione dell’uomo gentile e ne desta la meraviglia.

E’ soprattutto tramite i fiori che il regno vegetale diffonde nello spazio quell’energia speciale, elusiva e preziosa, che tutti chiamiamo Bellezza.
E’ un segno del trionfo del sole sull’inverno, della rinascita della vita. E noi umani siamo distratti rispetto a questi eventi, siamo lontani dal capirlo e dal celebrarlo nel cuore in modo degno…
Tutti i centri dell’Universo sono correlati, i fiori (che sono i centri vegetali) sono connessi al cuore umano ed è questo, infatti, l’organo che ne comprende la pura bellezza, la quale sfugge al cervello, capace di analizzarne la forma ma non il messaggio.
Il cuore gentile reagisce al linguaggio muto dei fiori, basta osservarne l’atteggiamento psichico al cospetto di un fiore per valutare la natura profonda di un uomo, la quale dipende dalla purezza del centro cardiaco.
La Bellezza… si, mi sento proprio di dire che questo è il sentiero giusto.
Armiamoci dunque di Tempo, Volontà, un bel pizzico di Curiosità ed iniziamo la nostra avventura!
Ma attenzione… per vedere la Bellezza bisogna VOLERLA vedere, bisogna essere disposti ad aprire il cuore e la mente ed a coltivare nobili pensieri…

Nel nostro zaino abbiamo quindi messo Tempo, Volontà e un bel pizzico di Curiosità
Guarda il percorso della Bellezza e seguilo tutto, ti piacerà…
- Dall’ Alcibiade di Platone, Tutte le opere ↩︎