il termine “radiestesia” è composta da due vocaboli, “radius” dal latino raggio” e “aiestesis” dal greco sensibilità” Quindi una traduzione letterale potrebbe essere “sensibilità alle radiazioni”. Fu coniato dall’Abate Bouly (1865-1958), prete e rabdomante francese noto per aver praticato la rabdomanzia e l’erboristeria, alla fine del XIX secolo.
La Rabdomanzia, in un certo senso origine della Radiestesia, sembra sia stata praticata già dalla più remota antichità, tanto che perfino in alcuni graffiti di età preistorica sono riconoscibili figure umane che impugnano il classico bastone da rabdomante. In Cina non veniva eretto edificio se non prima di aver consultato un rabdomante per individuare parti del suolo nocive, in Egitto in una antica tomba è stato ritrovato un pendolo in grès ( in realtà un amuleto poi riadattato come pendolo) che ancora oggi viene riprodotto ed usato con il nome di pendolo Egizio, pendolo di Karnak, per le particolari vibrazioni che emette (il famoso e potente Verde negativo, V-). Gli Egizi furono probabilmente i primi studiosi delle Onde di Forma e le piramidi ne sono un valido esempio.
I più grandi rabdomanti sono stati gli Etruschi, un popolo estremamente legato al soprannaturale e al misticismo e, per questo, eccezionali indovini. Essi avevano la capacità di percepire l’acqua nel sottosuolo utilizzando un ramo biforcuto che, intercettando il campo energetico dell’acqua, ne palesava la presenza. L’uso delle bacchette, sotto varie forme, continua da millenni: inizialmente si usavano per la divinazione poi, nel XV secolo, si iniziarono ad usare, per lo meno in Europa, per trovare metalli.
Durante il periodo medievale chi usava le bacchette (principalmente per scoprire giacimenti sotterranei di minerali) era accusato di essere in contatto con il diavolo e nel 1662 anche i Gesuiti bollarono questa tecnica come una sciocca superstizione satanica.
Agli inizi dell’800 suscitò l’interesse di molti personaggi di rilievo ma la culla della radioestesia è certamente in Francia da dove si è poi progressivamente diffusa in Europa e in America.

Benedetto Lavagner, un radiestesista italiano, definisce la radiestesia come una “superiore sensibilità alle radiazioni che rende capace l’uomo di avere un vasto potere conoscitivo“. Autorità a livello mondiale è l’ing. Pietro Zampa al quale si devono le scoperte più importanti fatte in questo campo.
Secondo Zampa la radiestesia può considerarsi un’arte oltre che una scienza e noi siamo assolutamente d’accordo con questa visione.
Qualcuno la definisce “l’ottava grande meraviglia del mondo‘ o anche ‘settimo senso‘ e, secondo noi, una meraviglia lo è di certo, se impari a conoscerla bene ed utilizzarla benissimo non ne farai più a meno.
La radiestesia esercita una grande influenza nel mondo, permette di conoscere i misteri nascosti del nostro pianeta e facilita la comunicazione diretta tra gli esseri umani con il solo pensiero. I risultati che si possono ottenere con la radioestesia sono a dir poco straordinari.

L’Abate Mermet, grande radiestesista francese (veniva definito il Principe dei Rabdomanti), nel 1913 presentò al congresso che si tenne a Parigi, per la prima volta uno strumento in sostituzione della bacchetta rabdomantica: Il pendolo. Per la prima volta la Radiestesia entrò di prepotenza nel campo medico, Mermet asserì di aver applicato la Radiestesia per la diagnosi delle malattie del corpo rifacendosi
ad antiche convinzioni medievali secondo cui le malattie venivano proprio da strane energie sotterranee che interferivano nel campo energetico dell’uomo.
“La radiestesia è la scienza che mediante la captazione dell’irradiazione che ogni corpo o sostanza emette, ci consente di scoprire corpi o sostanze nascoste, di
conoscere l’ubicazione, l’entità, la natura, la specie e la qualità e l’influenza che esercitano gli uni sugli altri” (Pietro Zampa)

Tutti i corpi emanano radiazioni che noi percepiamo e segnaliamo attraverso l’uso di particolari mezzi o strumenti. Ciò si fonda sullo studio di una complessa teoria e sulla possibilità che ha l’uomo di sperimentare una vasta fenomenologia.
Il pendolo radiestesico, “creatura” offertaci, non dimentichiamolo, da un uomo di fede, è diventato popolarissimo in Francia, Inghilterra, Germania e America; questo strumento è stati impiegato nella strategia militare, nella polizia scientifica, nell’agricoltura e nella scienza medica con grandi risultati.
La radiestesia è considerata una scienza basata sulla tecnica delle interpretazioni del linguaggio del pendolo, il quale capta le radiazioni dell’oggetto/soggetto in esame e le amplifica tramite la sensibilità dell’operatore. Il fatto che i fenomeni si manifestino in rapporto alla sensibilità del soggetto radiestesico e a sue facoltà personali, è fonte di molte perplessità, incredulità e maldicenze.
L’ing. Zampa scarta l’idea che la radiestesia faccia parte delle scienze occulte, dello spiritismo, che sia emanazione dell’ “angelo delle tenebre”.
La teoria delle radiazioni con cui si spiegano i fenomeni, presuppone uno straordinario potere racchiuso in ognuno di noi, per irradiare ovunque speciali onde e vibrazioni e riceverne per conseguenza, quelle provenienti da tutti gli altri corpi, indipendentemente dalla loro distanza.
Questo “potere“, se così vogliamo chiamarlo, senza urtare la suscettibilità degli increduli, è palese in certi individui e latente in altri. Nell’organismo umano, non dimentichiamolo, è impressa tutta la storia del creatore e del creato.
Le radiazioni, secondo Don Alceste Grandori1, conservano una propria personalità, emanando onde proprie anche dopo un trascorso di 100 anni, il pendolo può captare emanazioni di persone o cose ben distinte.


Lo scienziato russo Giorgio Lakhovsky, ritiene possibile che si possano ricevere radiazioni non solo dagli esseri attualmente esistenti, ma anche da chi oramai è da tempo decollato. Sono molte le definizioni date alla radiestesia e le teorie attorno ad essa createsi, lo sono altrettanto.
L’uomo tramite l’intuizione apprende verità nascoste ed in questo i sensi gli sono di aiuto. Comunque tutto dipende da quella capacità intuitiva che ci mette in contatto inconsciamente con lo scibile umano.
La materia non emette solo le radiazioni conosciute, ma anche una vibrazione dovuta alla sua forma.
La lunghezza d’onda delle onde di forma è infinitesimale, dell’ordine degli angstrom, (l’unità di misura della scala Bovis viene espressa in UB-Unità Bovis che corrisponde a un ångström, usato in fisica per misurare le lunghezze d’onda infinitesimali ed è pari a 0,1 di un miliardesimo di metro), molto vicina a quella delle cellule.
Radionica e Radioestesia lavorano in coppia, sono entrambi importanti, per armonizzare punti specifici che hanno perso l’armonia, la nota musicale…
Di particolare importanza sono gli studi dell’Ing. Louis Turenne (1872-1954) che, approfondendo lo studio del fenomeno, si accorse che le vibrazioni ricevute dal corpo (più esattamente dai sistemi nervosi – che sono le antenne riceventi) , prima di finire sui muscoli delle mani, vengono filtrate da due organi molto importanti : il Bulbo Rachideo ed il Sistema Nervoso Simpatico. Quando detti organi sono indeboliti, stanchi, esauriti, irritati, malati o semplicemente saturi di vibrazioni nocive, le correnti che scendono poi verso le mani o altrove risultano alterate e alterati saranno anche i movimenti del Pendolo o della Bacchetta.
In questa problematica sono certamente da collocare tutti gli insuccessi della Radiestesia nella Storia antica e moderna…
Forse non tutti coloro che maneggiano Pendoli (e ce ne sono veramente dappertutto), sanno che in assenza delle condizioni di cui sopra oltre a rischiare l’insuccesso della loro ricerca, durante l’esercizio si contaminano con onde di tutti i tipi quasi sempre nocive e dannose. Questo accade soprattutto nel caso di ricerche medicali, ma anche nel caso di ricerche ambientali (sottosuolo compreso).
Premesso che il meccanismo descritto possa essere tecnicamente corretto e funzionante, per considerare valide le risposte del Pendolo, bisogna che il radiestesista sia sicuro del perfetto stato di salute, di pulizia, di riposo dei suoi Sistemi Nervosi e del Bulbo Rachideo. Purtroppo nella generalità questi operatori, spesso zelanti e volonterosi – pieni di voglia di aiutare il prossimo – non hanno mai sentito parlare di questo problema ed esercitano ugualmente sostenendo a testa alta la veridicità delle risposte lette nei movimenti del loro Pendolo.
Turenne era solito raccomandare:
“Anche quando Bulbo e Sistema Simpatico sono in buon ordine, per praticare quest’arte occorre anche una buona dose di cultura ed un certo grado d’intelligenza…”
Contrariamente alle voci diffuse la radiestesia non è un dono, poiché circa l’ 80/90 % degli individui sono in grado di praticarla con maggiore o minore successo. Alcuni apprendono più rapidamente di altri, coloro che non ci riescono assolutamente sono in genere portatori di gravi handicap fisici oppure afflitti da un blocco psichico. Di solito i risultati sono il frutto di molto lavoro e paziente applicazione, va certamente detto che non ci si improvvisa radioestesisti in poco tempo.
Avete notato che molti religiosi sono dediti e si sono appassionati alla radioestesia? vi siete chiesti perchè? proviamo a cercare di comprenderlo:
la conoscenza, il progresso hanno evoluto l’uomo, ma lo hanno condotto alla perdita di certi poteri extrasensoriali. La sua sensibilità nel tempo è stata soffocata dal razionalismo che ha messo a tacere il super senso primordiale. Più l’uomo si è evoluto (sempre più verso l’ Homo Sapiens Sapiens) e più ha perso i suoi poteri psichici, poteri che oggi non tutti posseggono.
In radiestesia si sono prevalentemente distinti i religiosi (quelli veri) ed in parte ciò è dovuto alla sensibilità mistica, al rito della Santa Messa, alla meditazione, alla preghiera che probabilmente sviluppano un maggior senso di concentrazione.
La radiestesia presuppone l’esistenza di una quinta dimensione, ovvero va oltre le tre dimensioni fisiche nonché quella del tempo. In essa vi è l’origine dei fenomeni extrasensoriali. Le sue intuizioni possono essere intese come rivelazioni del Sé profondo.
La radiestesia potrebbe essere praticata da chiunque, ma chi sente la necessità di dedicarsi ad essa, possiede sicuramente particolari qualità sensitive.
La sensibilità di ognuno, in rapporto al sistema nervoso, può agire a livello emozionale oppure presentarsi inesistente. I soggetti più sensibili sono quelli con caratteristiche di tipo medianico. I soggetti dotati di una media sensibilità, definiti sensitivi hanno un sistema nervoso abbastanza controllato ed affidandosi alla volontà ottengono risultati sorprendenti. I soggetti definiti apatici non hanno sensibilità.
In radiestesia, un’indole altamente spirituale (non necessariamente religiosa) aiuta molto chi la pratica, la carica mistica compenetra il soggetto nelle forze stesse della natura e ciò è ritenuto un mezzo di cui si serve la dimensione divina per comunicare con gli uomini. La radiestesia è uno strumento di conoscenza ed azione esercitata fuori dalla dimensione dei cinque sensi. Non esistono limiti in radiestesia se non quelli del radiestesista.
Il presupposto sul quale si basa la radiestesia è uno solo, tanto semplice quanto complesso:
TUTTO E’ ENERGIA
Così come dice Fulcanelli (pseudonimo di un autore del XX secolo, non meglio conosciuto, che ha scritto diversi testi. Famoso e decisamente interessante il suo “il mistero delle cattedrali” del 1926-vedi foto sotto) anche in Radioestesia, così come in generale nelle Scienze occulte, è necessario il costante esercizio all’osservazione della Natura e allo studio.
La natura è vista come la madre comune che può fornire la verità dei principi e la conoscenza della dottrina. La natura è la fonte primaria di insegnamento per l’alchimista.
L’imitazione ingenua dei procedimenti naturali è fondamentale, le facoltà di osservazione e di ragionamento, la meditazione e l’analisi dei fatti naturali sono essenziali per salire i gradini che conducono al Sapere.
La scienza misteriosa richiede semplicità e indifferenza nei confronti delle teorie, dei sistemi e delle ipotesi non dimostrate. Occorre imparare, sottolinea Fulcanelli, a pensare con il proprio cervello e non con quello degli altri.
L’abilità e l’ingegnosità, unite all’esperienza e attraverso la sperimentazione attenta e scrupolosa, senza arrecare danni ad alcun essere vivente, porterà al Potere.
Sapere e Potere daranno ai più coraggiosi la volontà di Osare.
Infine, chi avrà coronato le proprie imprese con il successo dovrà necessariamente Tacere…

Ma la cosa più importante, senza la quale nulla funzionerà, è questa:
occorre accordare la propria esistenza al diapason delle ricerche intraprese. È necessario avere un solido principio, un cuore ardente e puro, e una grande equità, esattezza e perspicacia nell’osservazione dei fatti.
Il Radiestesista deve raggiungere uno stato di rilassamento di “silenzio” interiore, che gli permetta di captare il segnale della risposta in modo nitido.
Attraverso la sua interiorità, deve sentirsi in contatto con l’Universo, con quell’attimo sincronico, aperto alle percezioni ed in sintonia con il Tutto.
- Sacerdote viterbese (1880-1974) molto noto per la sua prolifica attività editoriale e anche per aver saputo accoglier le novità della sua epoca (ad esempio il cinema) a beneficio della sua missione. Approcciò in maniera approfondita ance la radiestesia, fu colpito dal drastico provvedimento del governo e gli furono sequestrate duemila copie del suo manuale di radiestesia. E’ risaputo che il governo italiano fece sequestrare tutti i trattati di radiestesia per timore che gli esperti in materia venissero a scoprire i segreti militari, riguardanti la dislocazione delle proprie truppe, dei depositi di armi e di munizioni. ↩︎